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Roberto Ottaviano – Presidente Federazione IJI

Presidente IJI

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Roberto Ottaviano

Presidente della Federazione Nazionale Il Jazz Italiano

Attivo sulla scena Jazzistica Internazionale da circa cinquant’anni, Ottaviano ha suonato ed inciso con alcuni tra i più prestigiosi musicisti americani ed europei a cavallo tra diverse generazioni: Dizzy Gillespie, Chet Baker, Art Farmer, Mal Waldron, Nexus, Reggie Workman, Albert Mangelsdorff, Giorgio Gaslini, Enrico Rava, Steve Swallow, Pierre Favre, Kenny Wheeler, Keith Tippett, Tiziana Ghiglioni, Franz Koglmann, Glenn Ferris, Karl Berger, Stefano Battaglia, Han Bennink, Arild Andersen, Michel Godard e tantissimi altri.

Tra le formazioni che dirige: il quartetto di fiati Astrolabio con Gianluigi Trovesi, Glenn Ferris e Michel Godard, il quartetto Sideralis, con Alexander Hawkins, Michael Formanek e Gerry Hemingway, con la quale ha vinto il premio Pino Candini Musica Jazz miglior disco del 2017, il trio “Lacy in the Sky with Diamonds” con Danilo Gallo e Ferdinando Faraò ed il quintetto Eternal Love con Marco Colonna, Alexander Hawkins, Giovanni Maier e Zeno De Rossi che sta raccogliendo enormi consensi da parte della critica nazionale ed internazionale e con il quale ha vinto il premio Pino Candini Musica Jazz miglior disco del 2020.
Ottaviano vince inoltre il premio della critica come miglior musicista Jazz dell’anno 2022 e 2024. Dopo essere stato tra i principali animatori dell’Associazione Nazionale del Musicisti Jazz, viene da poco eletto quale Presidente della FEDERAZIONE NAZIONALE IL JAZZ ITALIANO.

Si esibisce in Germania, Austria, Svizzera, Belgio, Francia, Danimarca, Norvegia, Inghilterra, Spagna, Portogallo, Yugoslavia, Albania, Romania, Russia, India, Giappone, Messico, Tailandia, Marocco, Algeria, Costa d’Avorio, Senegal, Cameroun, Stati Uniti, Canada, ed ha inciso per Red, Splasc(h), Soul Note, Dodicilune, Hat Art, Intakt, ECM, DIW, Clean Feed ed Ogun.
Come didatta ha fondato il corso Musica Jazz nel Conservatorio della sua città e di cui ne è stato coordinatore per quasi quarant’anni anni. Ha condotto e conduce Workshops e Masterclass su varie tematiche in giro per il mondo.


Obiettivi

In questi anni ho sempre immaginato che una Federazione Il Jazz Italiano, potesse costituire la straordinaria opportunità per unificare tutte le diverse anime che hanno caratterizzato e che definiscono la storia, le visioni e le esperienze di questo mondo.
Oggi credo fermamente che a partire dalla Federazione, il Jazz può rivelare ancora ciò che è nel suo spirito e rilanciarlo ulteriormente. Una forza ecumenica, in grado di dialogare apertamente con le tradizioni più diversificate e con la contemporaneità. La Federazione può continuare a mettere in campo una visione progettuale delle politiche culturali come strumento pubblico e ristabilire la centralità della musica come luogo composito in cui formazione, produzione e diffusione, passino attraverso una ricchezza in costante divenire e non come processo di museificazione. Il Jazz prodotto in Italia mi pare un eccellente testimonianza di tutto ciò ed il mio obiettivo sarà, con la collaborazione di tutti, fare della Federazione un vero e proprio “palco sociale”.

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